21 Apr IMPOLLINATORI IN PERICOLO: Ecco le quattro domande che dovresti porti prima di sistemare il tuo balcone o il tuo giardino (e qualche esempio a cui ispirarsi)
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1. Perchè gli impollinatori sono importanti?
Gli impollinatori sono animali che, visitando i fiori alla ricerca di nettare e polline, s’imbrattano di quest’ultimo sulle antere, cioè la porzione fertile degli organi sessuali maschili di un fiore. Il polline rappresenta il gamete maschile. Visitando i fiori di altre piante gli impollinatori trasferiscono il polline sullo stigma, parte più esterna del gineceo o pistillo, ovvero la parte femminile del fiore. Attraverso lo stigma il polline giunge poi a fecondare l’ovario.
Gli insetti impollinatori fungono da vettori inconsapevolmente per l’impollinazione ed una successiva fecondazione dell’ovulo. Un fiore adeguatamente fertilizzato produrrà così frutti che circondano i semi, garantendo la possibilità di coltivare una nuova generazione di piante. Sono infatti una moltitudine le specie vegetali che utilizzano questa strategia di riproduzione.
L’organizzazione internazionale Unep – United Nations Environment Programme nel report “Global honey bee colony disorder and other threats to insect pollinators” dichiara che “L’impollinazione è vitale per i nostri ecosistemi e per le società umane. La salute e il benessere degli insetti impollinatori sono fondamentali per la vita, sia per il mantenimento degli habitat naturali che per contribuire alle economie locali e globali.”
Dal grafico sottostante si evince l’importanza che gli impollinatori hanno sulla produzione agricola destinata alla nostra alimentazione, la quale è stimata 153 miliardi di euro a livello globale, che rappresenta circa il 9,5% del valore totale della produzione alimentare umana nel mondo.
Solo in Europa ben 4.000 diverse colture crescono grazie alle api. L’ape da miele (Apis mellifera L.) è l’insetto impollinatore per eccellenza, ma non è l’unico: si stima circa 16.000 solo di specie di api, numerose altre specie appartenenti agli Ordini dei Lepidotteri -come le farfalle-, Ditteri -per esempio i sirfidi- e Coleotteri – tra cui le coccinelle, i maggiolini, gli scarabei- ed altre diverse specie di Imenotteri con famiglie vicine a quella delle api, come le vespe. 1
2. Perchè gli insetti impollinatori sono in pericolo?
Negli ultimi 15 anni, gli apicoltori hanno segnalato un’insolita diminuzione del numero di api e perdite di colonie, in particolare nei paesi dell’Europa occidentale, tra cui Francia, Germania, Regno Unito, Italia e Spagna. La scienza suggerisce che non esiste un solo fattore di declino degli impollinatori, ma l’essere umano con la sua insostenibile gestione delle risorse terrestri ne è la causa diretta. I fattori principali sono:
- Il cambiamento nell’uso del suolo. Dal secondo dopo guerra vi è stata la perdita di molte aree naturali trasformate in campi agricoli o aree urbane, con la conseguenza di un impoverimento della biodiversità. La perdita di aree naturali piene di vegetazione spontanea ha fatto sì che molti animali, tra cui gli impollinatori, hanno perso o ridotto drasticamente i loro habitat e le loro fonti di nutrimento.
- La gestione agricola intensiva monoculturale e l’uso di pesticidi. Per rispondere alla domanda di noi consumatori ad avere in tavola tanto cibo e tutto esteticamente invitante, le aziende agricole con il tempo si sono adoperate per produrre più prodotti alimentari sfruttando il suolo e le risorse idriche e usufruendo di pesticidi per far sì che i parassiti non danneggiassero il loro raccolto. Il pesticida ha lo scopo di uccidere un parassita -un virus, un batterio o quel che sia- ma spesso il pesticida non è selettivo solo con un parassita X e uccide altri insetti che si nutrono della pianta. In altre parole l’impollinatore se raccoglie polline e nettare, contenente del pesticida, muore in breve tempo oppure ritorna nella sua arnia, deposita il suo carico e perisce poco dopo. Ciò è dimostrato da degli studi portati avanti in questi anni che evidenziano gli effetti sinergici e cumulativi, in relazione soprattutto al grado di tossicità dei pesticidi rispetto alla vitalità delle api.2
- I patogeni. Questi sono molteplici, i più noti sono l’acaro Varroa (Varroa jacobsoni Oudemans), il calabrone asiatico (Vespa velutina Lepeletier), e il piccolo coleottero dell’alveare Aethina tumida Murray.
- L’inquinamento ambientale.
- Le specie esotiche invasive.
- I cambiamenti climatici.
Questi fattori spesso agiscono in combinazione esercitando una forte pressione sugli impollinatori.
3. Che cosa puoi fare per aiutare gli insetti impollinatori? “Plant flowers!” e segui i consigli degli esperti
La Dottoressa Marla Spivak, entomologa americana e professoressa della McKnight University presso l’Università del Minnesota, nel suo celebre TEDX lo ripete più volte “Plant flowers! Plant flowers!”.
Ti sembrerà un’azione fin troppo semplice, ma non è così! Se le api si nutrono con nettare buono, a loro volta riusciranno a mettere in atto l’impollinazione e a produrre del miele privo o con bassissime concentrazioni di pesticidi.
Inoltre per sostenere il mondo degli insetti impollinatori possiamo mettere in pratica azioni dirette, oppure scegliere di appoggiare progetti ed enti che con il loro lavoro combattono ogni giorno per rendere il nostro pianeta di nuovo un posto amico per questi insetti essenziali alla nostra alimentazione.
Ecco i consigli di due appassionati d’apicoltura:
Tutti noi conosciamo almeno un insetto impollinatore, dai più conosciuti come le api, bombi, farfalle alle meno note sirfidi ed osmie scambiate il più delle volte come api. Ma come possiamo aiutarli con le nostre azioni quotidiane? Ecco i miei consigli:
- Se hai un piccolo spazio verde a tua disposizione, un balcone o l’ingresso di casa tua potresti prendere in considerazione di piantare specie botaniche di cui questi insetti sono ghiotti, qui alcuni esempi: Borraggine, Rosmarino, Lavanda, Erba cipollina, Salvia e Girasole.
- Creare un piccolo nido per fornire un habitat a questi insetti che sono sempre più in difficoltà. Come? Forando dei tronchi di legno o lavorando dei rami caduti a terra. Se vi piace mettervi in gioco su internet trovate tantissime idee per realizzare il vostro nido. Inoltre se posizionerete lo posizionerete in prossimità di un bel giardino mettendo a dimora alcune delle specie elencate prima vedrete che verrà abitato molto in fretta, promesso!!!
3. Ultimo consiglio potete disporre un abbeveratoio per dissetare le api: per farlo basta avere un contenitore basso con qualche sassolino all’interno e riempirlo di due dita d’acqua.“
“Le api ci insegnano la potenza dell’azione comune ed è con questa filosofia che nasce BeeMaps, un progetto che consente di ospitare nel proprio giardino, terreno o azienda, apicoltori ricevendo in cambio una dolce ricompensa “
4. Quali sono le essenze migliori da piantare?
Sono due i requisiti importanti che dovranno avere le specie che sceglierai per il tuo angolo verde:
1- Piante autoctone
2- Piante che producano nettare
Ricordati che quando scegli specie autoctone incrementi la biodiversità, mentre se opti per specie alloctone diventi l’antagonista della biodiversità.
Primavera, estate e autunno sono le stagioni nelle quali gli impollinatori sono più attivi, dunque, si dovranno scegliere essenze che fioriscano in questo periodo.
Altri due aspetti da tenere a mente:
- per agevolare la raccolta del nettare e del polline è selezionare varietà a fiore singolo rispetto alle loro parenti a fiori doppi.
- non utilizzare diserbanti o pesticidi chimici
Ecco alcune essenze di cui gli impollinatori vanno ghiotti
Specie erbacee
Borraggine
Borago officinalis L.
Erbacea annuale
Fiorisce tra maggio e settembre
Fonte: www.actaplantarum.org
Colza
Brassica napus L.
Erbacea annuale
Fiorisce ad aprile
Fonte: www.actaplantarum.org
Coriandolo
Coriandrum sativum L.
Erbacea annuale
Fiorisce tra giugno e luglio
Fonte: www.actaplantarum.org
Facelia
Phacelia tanacetifolia Benth.
Erbacea annuale
Fiorisce tra giugno e settembre
Fonte: www.actaplantarum.org
Cardo-pallottola maggiore
Echinops sphaerocephalus L.
Erbacea perenne
Fiorisce da maggio a settembre
Fonte: www.actaplantarum.org
Girasole
Helianthus annuus L.
Erbacea annuale
Fiorisce tra agosto e ottobre
Fonte: www.actaplantarum.org
Erba medica
Medicago sativa L.
Erbacea perenne
Fiorisce tra aprile e luglio
Fonte: www.actaplantarum.org
Tarassaco
Taraxacum officinale Weber ex Wiggers
Erbacea perenne
Fiorisce da aprile
Fonte: www.actaplantarum.org
Timo
Thymus vulgaris L.
Erbacea perenne
Fiorisce da aprile a settembre
Fonte: www.actaplantarum.org
Trifoglio violetto
Trifolium pratense L.
Erbacea perenne
Fiorisce tra aprile a ottobre
Fonte: www.actaplantarum.org
Specie arbustive
Erica
Calluna vulgaris (L.) Hull
Fiorisce a settembre
Fonte: www.actaplantarum.org
Edera
Hedera helix L.
Fiorisce tra aprile a ottobre
Fonte: www.actaplantarum.org
Lavanda
Lavandula angustifolia Miller
Fiorisce tra giugno a settembre
Fonte: www.actaplantarum.org
Malva arborea
Lavatera arborea L.
Fiorisce tra aprile a settembre
Fonte: www.actaplantarum.org
Caprifoglio
Lonicera caprifolium L.
Fiorisce tra giugno a ottobre
Fonte: www.actaplantarum.org
Ginestrino
Lotus cornicolatus L.
Fiorisce tra aprile a settembre
Fonte: www.actaplantarum.org
Rododendro
Rododendrum hirsutum L.
Fiorisce tra maggio a giugno
Fonte: www.actaplantarum.org
Rosmarino
Rosmarinus officinalis L.
Fiorisce tra marzo a settembre
Fonte: www.actaplantarum.org
Le immagini sono tutte di Pinterest Immagini
Ora…fatti ispirare!
Foto di Eva Elijas da Pexels
Ringraziamenti
Grazie ad Alice Gado e a Francesco Audisio per aver arricchito il mio articolo con il vostro pensiero e le vostre fotografie (Foto di copertina è di Francesco Audisio).
Ti rimando ai loro siti web
- BeeMaps www.beemaps.it (sbircia anche la pagina di Facebook perchè è ricca di curiosità sul mondo delle api)
- Miele di Borgata Cascinetta www.mielediborgatacascinetta.cloud
Note
1 e 2 – -ISPRA (2020). Il declino delle api e degli impollinatori. Le risposte alle domande più frequenti. Quaderni Natura e Biodiversità n.12/2020
Bibliografia e sitografia
www.actaplantarum.org
www.agraria.org
www.pinterest.it
www.unep.org
ISPRA (2020). Il declino delle api e degli impollinatori. Le risposte alle domande più frequenti. Quaderni Natura e Biodiversità n.12/2020
The royal horticulture society (2012). L’enciclopedia del verde.
Unep (2010). Report “Global honey bee colony disorder and other threats to insect pollinators”
Veronica
Posted at 18:57h, 22 AprileMolto interessante, grazie per queste utili informazioni!
Giulia Giraudo
Posted at 20:42h, 22 AprileGrazie a te per sostenermi leggendo quello che scrivo! Un abbraccio!
Viviana Giufarelli
Posted at 09:34h, 23 AprileMi hai fatto venir voglia di arricchire il mio balcone con qualche pianta che faccia compagnia a quelle grasse! Ora ho qualche indicazione preziosa sulla selezione e la loro importanza 💐
Articolo molto attuale e di facile lettura!
Giulia Giraudo
Posted at 09:44h, 23 AprileGrazie a te per averlo letto e per le belle parole che hai scritto! Trova subito un paio di compagne per le tue piantine grasse, ne sarete grati voi e gli impollinatori, un abbraccio!
Luca Di Stasi
Posted at 09:50h, 09 GiugnoCiao Giulia! Grazie per questi articoli. Sono semplici ma efficaci. Trasposizione di argomenti anche molto complessi scritti in modo comprensibile per tutti!
Ho molto apprezzato questo articolo sugli insetti impollinatori, mi è stato molto utile per preparare una presentazione su questo argomento, ma soprattutto per scoprire tante curiosità e consigli utili.
Articolo da consigliare a chi vuole con piccole azioni aiutare questi piccoli ma fondamentali insetti! 🐝🦋
Attendiamo il prossimo 😄😄
Giulia Giraudo
Posted at 07:15h, 10 GiugnoSono molto contenta che il mio articolo ti sia servito! Prossimo mese ne uscirà un altro spero altrettanto utile!! Grazie per le tue parole!
Un abbraccio,
Giulia